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Ansa, 14 agosto 2013
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Verdi: Don Carlo, Salzburger Festspiele, 13. August 2013
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Salisburgo: successo per il Don Carlo di Stein |
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Un Don Carlo molto classico, filologico, quello andato in scena ieri sera al
Festival di Salisburgo con la regia di Peter Stein e la direzione di Antonio
Pappano sul podio dei Wiener Philharmoniker: un grande successo e pubblico
entusiasta al Grosses Festspielhaus con ovazioni e applausi per oltre dieci
minuti alla fine. Dopo Falstaff, Don Carlo era il secondo allestimento
tributato dal Festival a Verdi per i 200 anni dalla nascita. Il terzo era
Giovanna d’Arco, ma solo in forma di concerto, con Anna Netrebko e Placido
Domingo (Paolo Carignani ha diretto l’Orchestra dalla Radio di Monaco), che
è stato pure un grande successo (la prima era il 6). Anche all’altro
festeggiato’, Wagner, di cui pure ricorrono i 200 anni, il Festival ha
dedicato due nuove produzioni (I Maestri Cantori di Norimberga e Rienzi).
A completare l’eccellenza dell’allestimento è stato, ieri, un cast
spettacolare con il tenore tedesco, e assoluta star della lirica al momento,
Jonas Kaufmann, nei panni del protagonista, Anja Harteros in quelli di
Elisabetta, e Matti Salminen in quelli del Re Filippo. Molto applauditi
anche Thomas Hampson (Rodrigo), Ekaterina Semenchuk (Eboli), Eric Halfvarson
(Grande inquisitore). Per questa produzione è stata scelta la versione
francese in cinque atti (due pause e una durata in tutto di quasi cinque ore
e mezzo). Impeccabile la conduzione di Pappano con i Wiener magnifici, così
come il coro strepitoso della Staatsoper di Vienna.
Per Peter Stein
era il suo secondo come back a Salisburgo, di cui e' stato a lungo negli
anni '90 direttore della sezione prosa, dopo una regia di Macbeth due anni
fa con Riccardo Muti. Il regista tedesco, ormai adottato da anni dall’
Italia (in sala ieri raggiante, e in look rosso smagliante la moglie
Maddalena Crippa), è considerato l’ultimo ‘moicano’ del teatro classico e
della scuola che pratica il rispetto assoluto del testo e dell’opera. Per
questo è oggetto spesso di critiche per le sue letture fedeli, soprattutto
in Germania dove impazza il cosiddetto 'Regietheater', il teatro dove il
regista conta piu' dell'opera e del compositore (logica aborrita da Stein).
Per Don Carlo, Stein si e’ confermato, come dice lui stesso, un regista
'conservatore', realizzando una messa in scena molto solida e congrua (scene
Ferdinand Woegerbauer, costumi Annamaria Heinreich, luci Joachim Barth) con
riusciti effetti scenici e di luce ma, appunto, niente estrapolazioni
interpretative o licenze d'ingegno creative. Con lui si fa teatro classico:
cantanti che interagiscono e si muovono in scena secondo una logica
drammaturgica dando credibilita’ ai personaggi. Potente e accurato sotto la
bacchetta di Pappano il suono riprodotto dai Wiener per questo poderoso
capolavoro verdiano. Dopo la prima ieri, altre recite il 16, 19, 22, 25 e 28
agosto. Il 18 Pappano, che è ospite raro a Salisburgo, dirigerà anche la
'sua' Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel War Requiem di
Benjamin Britten (solisti Anna Netrebko, Ian Bostridge e Thomas Hampson).
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