Giornale della musica
Marco Beghelli
Brahms: Rinaldo-Kantate, Konzert in der Philharmonie Berlin, 14. Mai
A Berlino il raro "Rinaldo" di Brahms con Kaufmann
 
 
Tutt'altro che scontato il programma di questo ennesimo concerto di Claudio Abbado con i Berliner Philarmoniker, tanto insolito da segnare per quell'orchestra la prima esecuzione di una pagina brahmsiana pur importante: la cantata "Rinaldo" per tenore e coro maschile che per epoca e stile sta fra la Rapsodia per contralto e il Requiem tedesco, e che i commentatori segnalano come la composizione di Brahms più vicina al mondo dell'opera (su testo di Goethe, Rinaldo dialoga con i suoi paladini, mentre Armida si suppone silenziosa testimone). Partitura di densa scrittura sinfonica, che ha trovato interpreti ottimali nel suono sgargiante dei Berliner Philarmoniker e nella forza dei due cori radiofonici di Berlino e Monaco, condotti da Abbado verso esiti di grande bellezza timbrica e una precisione nell´intonazione da lasciare stupiti. In primo piano un Jonas Kaufmann in buona forma vocale in una parte di grandissimo impegno, col suo ben noto colore brunito che tratteggiava al meglio le tinte eroiche o gli abbandoni lirici, e le altrettanto note sfocature nella zona del passaggio di registro ricondotte a effetti espressivi. A introdurre la serata, altri gioielli tratti dal limitato serbatorio del liederismo orchestrale affidati alla voce del mezzosoprano olandese Christianne Stotijn: il Canto della colomba dai "Gurrelieder" di Schönberg e tre Lieder schubertiani nell´arrangiamento orchestrale di Max Reger ed Hector Berlioz, il cui esito sonoro suonava se possibile più cameristico che nell´originale per pianoforte: un´esperienza d´ascolto davvero particolare. Al termine del concerto, lunghe e trionfali ovazioni che più volte hanno richiamato alla ribalta i protagonisti ben oltre l´uscita di scena dell´orchestra.
Foto delle prove © Cordula Groth






 
 
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