Il Mattino, 12 + 13 Settembre 2016
di Marco Perillo
 
 
Kaufmann (in)canta Napoli «Omaggio all'Italia e alla sua canzone»
Jonas Kaufmann, considerato tra i più importanti tenori al mondo, è stato il protagonista del Gala «Il Senso del Mattino» al Teatro San Carlo di Napoli, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dei ministri dei Beni Culturali, Dario Franceschini, dell'Istruzione, Stefania Giannini, e dell'Interno, Angelino Alfano. Un evento unico, un omaggio straordinario alla canzone italiana e napoletana, terminato tra applausi scroscianti.

Lunga è stata la giornata napoletana del tenore, che in mattinata ha tenuto una lezione con gli allievi dei conservatori napoletani. In serata, prima dell'arrivo del premier, si sono verificati scontri e proteste all'esterno del Massimo partenopeo. Una volta entrato in teatro, solotanto un rapido saluto tra Renzi e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il presidente del Consiglio ha raggiunto il palco reale entrando non dall'ingresso principale ma dall'attiguo Circolo dell'Unione che dispone di un passaggio interno che dà accesso al teatro. De Magistris, che fino a poco prima delle 20 era rimasto in attesa del premier all'ingresso principale del San Carlo, si è allontanato poco prima del suo arrivo e ha preso posto nel palco reale. Qui il rapido saluto tra i due quando il concerto di Kaufmann stava per cominciare.

Salito sul palco, dopo una memorabile esibizione dell'attore Claudio di Palma su testi di Ruggero Cappuccio, il direttore del Mattino Barbano ha ringraziato il premier e i politici presenti, nonché la redazione del Mattino. Barbano ha quindi raccontato la bellissisma storia di Kaufmann. Subito dopo, sono state proiettate alcune clip video sull'incontro tra il tenore e i giovani dei conservatori napoletani, avvenuto in mattinata. Succesivamente, il grande tenore bavarese, noto in tutto il mondo, ha fatto il suo ingresso sul palco in un tripudio di applausi.

Kaufmann ha raccontato della sua educazione musicale in famiglia e degli insegnamenti del nonno Fritz. «Le emozioni della musica sono importanti e vanno coltivate. Basta ascoltare la musica classica in radio fin da bambini per capire quanto la musica classica può suscitare. Bisogna scegliere i brani giusti. Da bambino piangevo perché credevo che Madama Butterfly fosse morta davvero». «Conoscere l'Italiano - ha spiegato il tenore - mi ha aiutato molto, perché ho capito fin da subito il senso di ciò che cantavo». Poi un excursus sul recitar cantando. «Mi è sempre piaciuto fare l'attore fin da bambino - ha rivelato -. Col canto ho risvegliato la possibilità di stare sul palco ma in una nuova dimensione. L'intesa tra attori è fondamentale, occorre fidarsi ma l'estasi deve essere controllata. Bisogna convincere che la scena sia vera ma non perdersi». Kaufmann canta in maniera naturale dopo un grave problema per il quale rischiò di restare afono. «La voce è sempre sotto stress - ha sottolineato - ma quando si usa la voce naturale è molto più facile. E così non ho avuto più paura degli acuti né di altro». Si è parlato così di Napoli, dove l'artista si era già esibito nel 2004. «Nel mio nuovo disco canto le canzoni della tradizione italiana e napoletana; è una dedica alla vostra musica e un modo per alimentare il desiderio dei tedeschi di tornare in vacanza nella vostra terra».

E così Kaufmann, accompagnato al pianoforte da Stellario Fagone, ha eseguito alcuni brani dell'album di prossima uscita “Dolce Vita” tra i quali classici napoletani. Il gala era cominciato con un'ouverture dell'orchestra del San Carlo che aveva eseguito «Funiculì Funiculà» nella versione di Rimskij Korsakov e Canti del golfo di Napoli di Renzo Rossellini; interventi scenografici di Mimmo Paladino. Tantissimi i brani interpretati dal tenore tedesco, con una passione e una voce eccezionali che hanno decretato un meritatissimo tripudio e un appaluso lunghissimo al termine della serata.






 
 
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