Corso Italia News, 13 Set 2016
Luisa Esposito
 
 
Il 12 settembre 2016, il Teatro di S. Carlo di Napoli ha ospitato un incontro tra il famosissimo tenore Jonas Kaufmann e gli allievi dei conservatori di Napoli, Salerno, Benevento ed Avellino. Il musicista è presente a Napoli per un evento organizzato dal “Mattino”
Nella cerimonia di gala del 12 settembre sera, cui hanno partecipato il premier Matteo Renzi ed i ministri Stefania Giannini, Dario Franceschini ed Angelino Alfano, Jonas Kaufmann ha ricevuto un omaggio per il contributo che la sua maestria da al Belcanto, non solo attraverso le sue performances interpretative, ma anche grazie alle sue incisioni, l’ultima delle quali, Dolce Vita, è dedicata proprio alla musica italiana e napoletana ed uscirà il 7 ottobre p.v.

Presentato dal direttore de “Il Mattino”, Alessandro Barbano, alla prova aperta del 12 settembre, Jonas Kaufmann ha raccontato di sé, narrando con disinvoltura tanto i momenti di carriera spianata quanto i dubbi che lecitamente un artista incontra lungo il suo percorso.

Oltre che dare qualche suggerimento di ordine tecnico, nelle sue risposte alle domande che gli sono state poste dal pubblico, Jonas ha tenuto a sottolineare alcuni aspetti che, secondo il suo giudizio e la sua esperienza, rappresentano (insieme alla fortuna) gli elementi essenziali per affrontare una vita in compagnia della musica e fare della musica il proprio mestiere.

La gioia, innanzitutto.

Il piacere di cantare; il divertirsi a creare un’emozione nuova ogni volta che si sale sul palco perché lo studio e la padronanza della tecnica sono fondamentali, così come la conoscenza della lingua, ma chiudersi negli esercizi ed annientare la propria vita in funzione della musica ci permetterebbe solo di “mangiare spuntini preconfezionati”. Vivere le esperienze, invece, e gestire con rilassamento sia le questioni psicologiche che quelle strumentali più propriamente legate alla tecnica vocale, ci mette a disposizione una serie di “ingredienti” che, nel momento della recita o del concerto, ci consentono di “cucinare un bel piatto creato da noi e che anche gli altri gustano con piacere”.

In questo modo la musica assume la stessa dimensione sia per i professionisti che per gli amatori, interpreti ed ascoltatori, perché è il ponte che fa venire la pelle d’oca e che è portatore di emozioni, specie grazie a due elementi: la melodia (di cui l’Italia è patria) e la gioia di sentirsi avvolti dalla musica fin dai primi giorni di vita.

Ninne nanne, partecipazione a cori e possibilità di avere uno strumento musicale in casa sono proprio gli elementi che hanno inciso su Jonas bimbo e sulla sua passione di vivere la musica ed intraprendere la strada dei suoni come professione. Un’attenzione al ruolo formativo della musica sottolineato anche dall’intervento del Ministro Giannini che, facendo riferimento agli intrecci tra cultura, cultura musicale, storia e politica italiana dal Rinascimento ad oggi, ha rimarcato il suo impegno personale e quello dell’attuale governo a voler saldare con la musica un debito contratto nel passato, restituendole importanza formativa e di crescita culturale, nonché riconoscendole potenziali di sviluppo di professionalità per il futuro.






 
 
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